Dalla lezione del 23 aprile 1982 sull’oggetto estetico in Heidegger e Simmel.
“Fenomenologizzare l’ansa”: così Dino Formaggio introduce l’esempio tratto dalla riflessione di Georg Simmel sul rapporto tra funzione e artisticità degli oggetti, che si può trovare nel celeberrimo L’ansa del vaso. Saggio di estetica del 1905. Il vaso, nato per assolvere alla funzione di contenitore, offre al suo utilizzatore un’ansa, la cui variabilità esprime questa duplice dimensione. L’ansa si protende verso la realtà, il mondo esterno per il quale essa è solo un appiglio pratico, ma nelle sue varie forme esprime un’artisticità che può arrivare all’annullamento della sua stessa funzione. Allo stesso modo, l’architettura moderna offre case meravigliose, “espressione di una forma paradigmatica di architettura”, e tuttavia inabitabili, oppure sedie sulle quali paradossalmente non ci si può sedere. Il passo di Simmel riletto da Formaggio assume un valore, se possibile, ancora più profondo, se lo pensiamo pronunciato da un filosofo così implicato nella materialità della vita ed esperto manipolatore della materia, come testimoniato dalla sua attività artistica. Il Dino Formaggio artista infatti trasforma scarti di lavorazione del metallo, ex utensili, per trasformarli in un paesaggio naturale e umano fantasioso e variegato.
Georg Simmel, La moda
a cura di D. Formaggio e L. Pelucchi, Editori Riuniti, Roma 1985
Georg Simmel, Stile moderno: Saggi di estetica sociale
a cura di B. Carnevali, A. Pinotti, Einaudi, Torino 2020.
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