Lezione 6 – Realtà dell’immagine

Dino Formaggio, Adamo ed Eva inchiodati dal desiderio, seconda metà degli anni ‘70 Composizione di elementi in ferro battuto, cm. 95 x 61 x 20.

Dalla lezione del 23 febbraio 1983 sulla realtà dell’immagine.

Tra i temi più cari all’estetica di Formaggio vi è di certo quello della vita “indipendente” delle immagini, intese come lo spazio sia della rappresentazione e dell’arte visiva, sia della poesia, della letteratura e della musica. Il Professore torna più volte sulla dinamicità di queste peculiari entità, “fermate” solo in apparenza. L’immagine, piuttosto, è sempre viva, è un atto fenomenologico ripetuto nel soggetto che le percepisce e le esprime. L’immagine per Formaggio è un oggetto ontologicamente instabile perché profondamente legato al sensorio di chi la incontra, sempre situato e investito dalle sue dimensioni emotive e percettive. Questa correlazione biunivoca fra immagine e soggetto anticipa il dibattito contemporaneo sulla cosiddetta operatività dell’immagine, sulla capacità cioè di quest’ultima di avere un effetto concreto sul mondo e sulle soggettività che la esperiscono. Nelle lezioni, Formaggio ci avverte quindi della complessità del nostro rapporto con le immagini e, più generalmente, con l’oggetto estetico, che vive e “cammina sempre” in autonomia, rinnovato costantemente nell’incontro con la nostra esperienza.

Bibliografia

Horst Bredekamp, Immagini che ci guardano. Teoria dell’atto iconico

Raffaello Cortina, Milano 2015.

Biblioteca di Filosofia: 3L. 20i.T.0446. 008

David Freedberg, Il potere delle immagini. Il mondo delle figure: Reazioni e emozioni del pubblico

Einaudi, Torino 2009.

Biblioteca di Filosofia: 3L. 20e.T.0189. 001